Thursday 21 July 2011

Watch Dreamland La terra dei sogni Movie Online Preview

Free Dreamland La terra dei sogni Movie Watch Online Dreamland La terra dei sogniFilm Online Watch and Review with full Preview "Dreamland La terra dei sogni" Movie TrailerDal sud Italia al quartiere italiano di Fullerton, nello stato americano della California. La lotta tra bande rivali domina la vita del quartiere ed un ex pugile stimato da tutti diventa spesso vittima delle angherie dei vari bullastri del posto. Ma quando l'ex pugile riconosce nel capo di una banda il proprio figlio adottivo, decide di difenderlo e convertirlo alla lotta per i diritti umani e per una vita tranquilla. La cittadinanza, mossa dall’affetto per l’ex pugile, contribuirà in ... [continua a leggere]massa a realizzare il grande sogno: la fine della violenza. [sinossi]
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Un film come Dreamland - La terra dei sogni rappresenta la nemesi che prima o poi tocca in sventurata sorte a chiunque scriva di cinema, costringendolo a domandarsi quali siano gli obiettivi più o meno reconditi, in generale, nel realizzare un film. In questo senso l'opera prima del non giovanissimo Sandro Ravagnani pone una domanda netta e basilare nella sua semplicità: far muovere qualcuno o qualcosa davanti ad una macchina da presa può considerarsi davvero cinema? La risposta è affermativa se l'autore è mosso da intenti documentaristici nel senso più pieno del termine, quel volere inseguire, ritrarre e fermare la realtà che è sempre stato il desiderio palese di coloro che sin dai primordi hanno imbracciato una cinepresa; al contrario, il responso non può che essere negativo quando una mal costruita finzione prevale su qualsiasi altra istanza, generando dubbi di ardua misurazione sulla effettiva necessità del lavoro svolto.
A quest'ultima categoria appartiene decisamente Dreamland - La terra dei sogni, pellicola i cui palesi difetti ricadono a piombo sulla stessa, praticamente annichilendola sin dalle primissime sequenze. Girato in un'America assai poco caratterizzata - in altre circostanze si sarebbe potuto parlare di precisa e consapevole scelta formale a carattere politico, degli States come "non luogo" universale - tanto da sembrare Fiano Romano o Maccarese, tanto per citare due località a caso della cintura gravitante attorno a Roma, Dreamland racconta (o vorrebbe farlo..) la storia di James, giovane membro di una gang pseudo-mafiosa e del suo incontro con Frank, anziano falegname dal passato sportivo incaricato di riportarlo sulla retta via a fabbricare giocattoli per bambini indigenti (!!). Al di là della insussistenza conclamata della trama, gli unici momenti in cui il film diretto da Ravagnani pare suggerire qualche remoto spunto d'interesse consistono nella sovrapposizione più o meno volontaria tra finzione e reale passato. Il gratuito - nel senso di diegeticamente poco motivato - inserto delle immagini d'epoca che vedono Franco Columbu (Frank nella finzione) riprendersi la propria vita vissuta diDreamland_testo body-builder nonché amico fraterno di Arnold Schwarzenegger, con entrambi molto più giovani ritratti assieme, ci riporta ai "gloriosi" tempi di Stay Hungry (1976) di Bob Rafelson, discutibile ma a posteriori fondamentale ritratto del primo passo di un'ascesa irresistibile, quella del futuro divo di Terminator. Forse Dreamland vorrebbe rappresentare la medesima operazione, a livello concettuale (e perdonate l'iperbole) per il giovane Ivano De Cristofaro (anche cosceneggiatore. E si vede..), che nel film impersona James. Il problema di fondo, affatto trascurabile, è che Rovagnani non è Rafelson e nemmeno gli somiglia lontanamente. Gira momenti di azione in modo talmente ridicolo come non si vedeva dai tempi del muto, a peggiorare ulteriormente le cose infarcendoli di banali errori di inquadratura e grossolani sbagli di montaggio, come accade nella sequenza del fatale pestaggio di James al biliardo per questioni di ragazze. I dialoghi, quasi tutti in un ridicolo italiano "anglicizzato", facenti parte del film fanno letteralmente accapponare la pelle (uno fra i tanti "Non ti hanno insegnato a non desiderare la donna d'altri?", dice pressappoco il bullo a James prima di iniziare la rissa di cui sopra) mentre la recitazione dell'intero cast, dai protagonisti all'ultima delle comparse, è quanto di più naif si possa immaginare. Del tutto superflua poi la biforcazione temporale che dovrebbe svelare il doloroso passato infantile e adolescenziale italiano di James, prima del viaggio negli States, visto che non c'è alcuna rivelazione utile allo scopo ma solo qualche sequenza cartolinesca arricchita da pomposa colonna sonora che vorrebbe essere d'epoca. James vorrebbe il riscatto esistenziale - come in ogni film a tematica sportiva che si rispetti - nel pugilato, ma di boxe non si vede nemmeno l'ombra, tranne un ridicolo mondiale (!!) dei pesi massimi (o giù di lì..) disputato in una piazza di quartiere davanti a quattro gatti e presentato da Marco Balestri in persona. Cosa dire poi di una morale di fondo, un tantinello già sentita, che vuole il coronamento dei sogni possibile solo in presenza di una forte determinazione ad emergere? Ci sarebbe da rabbrividire, ma il tutto è talmente inconsistente da non lasciare alcuna traccia di sé.
Certo, qualora Dreamland - La terra dei sogni trovasse veramente la via dell'uscita in sala - e magari anche in un discreto numero di copie - allora sì che ci sarebbe da intavolare una bella discussione sulle tristissime incongruenze del cinema nostrano, perdipiù finanziato da soldi pubblici. Nel frattempo, noi di CineClandestino, ci limiteremo a non assegnare un voto ad un film che si trova davvero ad una distanza troppo siderale per poter essere considerato tale.


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